Sbiancamento dentale: cos’è, come funziona e cosa c’è da sapere davvero
- Claudio Ferrantini
- 17 ago
- Tempo di lettura: 3 min
Un sorriso luminoso è il migliore biglietto da visita da presentare al mondo. Non sorprende, quindi, che sempre più persone si interessino allo sbiancamento dentale per migliorare l’aspetto dei propri denti.

Ma cosa si intende davvero per “sbiancamento”?
Fa male?
È sempre efficace?
E perché, col tempo, i denti tendono a scurirsi?
Vediamolo insieme.
Cos’è lo sbiancamento dentale
Lo sbiancamento è un trattamento odontoiatrico estetico che consente di schiarire il colore dei denti naturali, migliorandone l’aspetto in modo visibile ma non invasivo.
Esistono diverse opzioni per sbiancare i denti, a seconda delle necessità e dei desideri del paziente. Ecco i principali trattamenti disponibili:
1. Sbiancamento professionale in studio (Bleaching)
Lo sbiancamento professionale, eseguito dal dentista o dall’igienista dentale in studio, è un trattamento efficace e veloce.
Consiste nell’applicare un gel sbiancante ad alta concentrazione sui denti, che viene attivato da una lampada a raggi ultravioletti. Questo processo innesca reazioni chimiche che rompono le molecole responsabili delle macchie, permettendo di ottenere un risultato immediato e duraturo.

Il trattamento si sviluppa in più fasi:
1. Protezione delle gengive con una barriera.
2. Applicazione del gel sbiancante sui denti.
3. Attivazione del gel con una lampada UV per un periodo che varia da 15 a 30 minuti, a seconda del gel utilizzato.
2. Sbiancamento domiciliare con mascherine personalizzate

Un'altra opzione molto efficace è lo sbiancamento a casa, che prevede l’utilizzo
di mascherine in silicone personalizzate e di un gel sbiancante a concentrazione ridotta rispetto a quello usato in studio. Dopo aver preso un’impronta dei denti, il dentista fornisce al paziente il kit completo con le mascherine, che vanno indossate per un periodo specifico ogni giorno , per una durata di alcuni giorni . I risultati non sono immediati come quelli dello sbiancamento in studio, ma si ottengono nel giro di pochissimi giorni e sono molto stabili nel tempo.
In entrambi i casi è fondamentale che il trattamento sia indicato e monitorato da un professionista: questo garantisce risultati sicuri, efficaci e rispettosi della salute del cavo orale.
Perché i denti si macchiano?

Il colore naturale dei denti può variare da persona a persona, ma con il tempo tende a cambiare a causa di diversi fattori. Tra i più comuni troviamo:
• Abitudini alimentari: tè, caffè, vino rosso, liquirizia, bevande zuccherate e cibi con coloranti possono scurire lo smalto

.• Fumo: la nicotina e il catrame delle sigarette favoriscono la comparsa di macchie giallastre.
Invecchiamento: con l’età, lo smalto si assottiglia e lascia intravedere la dentina sottostante, naturalmente più scura.
• Igiene orale non corretta: residui di placca e tartaro possono alterare la trasparenza e il colore dei denti.
Lo sbiancamento rovina i denti?
Una delle domande più frequenti riguarda la sicurezza del trattamento. La risposta è no: lo sbiancamento dentale, se eseguito correttamente da professionisti, non danneggia i denti.
I gel utilizzati contengono perossido di idrogeno o di carbammide, sostanze che agiscono penetrando nello smalto per rompere le molecole responsabili della colorazione. Il tutto avviene senza intaccare la struttura del dente, né alterare lo smalto.
È possibile, tuttavia, che dopo la seduta si verifichi una sensibilità temporanea al freddo o al caldo. Si tratta di un effetto collaterale comune, che tende a scomparire spontaneamente in poche ore o, al massimo, in un paio di giorni.
Lo sbiancamento è sempre efficace?
Lo sbiancamento dentale è molto efficace nella maggior parte dei casi, ma non tutti i denti rispondono allo stesso modo.
Il trattamento agisce solo sui denti naturali, quindi non ha alcun effetto su corone, otturazioni o faccette in ceramica.
Inoltre, il grado di schiarimento ottenibile dipende da diversi fattori: il colore di partenza, il tipo di discromia, le abitudini del paziente e il rispetto delle indicazioni post-trattamento (come evitare cibi pigmentanti per almeno 24 ore).
È proprio per questo che ogni trattamento sbiancante dovrebbe essere preceduto da una valutazione personalizzata: il dentista stabilisce se e quanto il trattamento sarà efficace, definisce la metodica più adatta e monitora i risultati nel tempo.
Conclusione
Lo sbiancamento dentale è un trattamento sicuro, efficace e sempre più richiesto. Non è una magia, ma una procedura scientificamente fondata, che può restituire luminosità al sorriso senza compromettere la salute dei denti. Affidarsi a uno studio odontoiatrico di fiducia è il primo passo per ottenere un sorriso più bianco… e soprattutto sano.
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