top of page
ChatGPT Image 2 nov 2025, 13_28_42.png

Reflusso gastroesofageo: quando lo stomaco “attacca” i denti

  • Claudio Ferrantini
  • 6 giorni fa
  • Tempo di lettura: 2 min
Un dente colpito da attacchi acidi da reflusso gastroesofageo

Il reflusso gastroesofageo ed i denti possono sembrare due realtà completamente diverse tra loro, ma non è così.


Questa patologia infatti non danneggia solo lo stomaco: gli acidi che risalgono verso la bocca possono corrodere lo smalto dei denti, aumentare la sensibilità e favorire la comparsa di carie.


Scopri perché è importante riconoscere i primi segnali e rivolgersi al dentista.


Che cos’è il reflusso gastroesofageo


Il reflusso gastroesofageo è una condizione molto comune in cui parte dei succhi acidi dello stomaco risale verso l’esofago e, nei casi più evidenti, fino alla gola e alla bocca.

Può essere causato da cattive abitudini alimentari, stress, fumo o da un malfunzionamento della valvola che separa lo stomaco dall’esofago


I sintomi più frequenti sono bruciore dietro lo sterno, rigurgito acido, tosse o raucedine.


Ma c’è un aspetto meno conosciuto: gli effetti del reflusso sui denti.


Quando il reflusso colpisce il sorriso


Gli acidi gastrici, a contatto con la bocca, possono corrodere progressivamente lo smalto dentale.

All’inizio i denti perdono lucentezza, diventano più sensibili e appaiono leggermente trasparenti.

Con il tempo, lo smalto può assottigliarsi fino a lasciare scoperta la dentina, la parte interna più morbida del dente.

Questo avviene soprattutto di notte, quando la salivazione diminuisce e l’acido rimane più a lungo in bocca.

Il risultato? Denti più fragili, più sensibili e con un rischio maggiore di carie.


Il ruolo dell’odontoiatra

Il dentista: un importante alleato nella prevenzione dei disturbi da Reflusso gastroesofageo

Il dentista è spesso il primo a notare i segni del reflusso.

Durante la visita può osservare superfici dei denti lisce e lucide, consumate dall’acido, o piccoli segni di frattura sui margini.

Riconoscere subito questi segnali è fondamentale per evitare che il danno progredisca.


Il trattamento dipende dalla gravità del caso:


Nei casi lievi si possono usare dentifrici e collutori con azione remineralizzante e applicazioni di fluoro.


Nei casi più seri si possono ricostruire i denti danneggiati con otturazioni estetiche, faccette o corone in ceramica integrale.


Il dentista può inoltre consigliare una visita dal gastroenterologo, che valuterà la terapia più adatta per ridurre gli episodi di reflusso e migliorare lo stile di vita.


Prevenire è possibile


Chi soffre di reflusso deve prestare particolare attenzione all’igiene orale e ai controlli periodici.

Ecco alcuni semplici accorgimenti utili:


Evitare di lavarsi i denti subito dopo un episodio acido: meglio sciacquare la bocca con acqua e attendere almeno mezz’ora.


Limitare il consumo di cibi acidi, fritti, alcolici, caffè e bevande gassate.


Non coricarsi subito dopo i pasti e dormire con la testata del letto leggermente sollevata.


Effettuare controlli regolari dal dentista per monitorare lo stato dello smalto.


Conclusione: quando il dentista diventa il primo alleato contro il reflusso


Il reflusso gastroesofageo non è solo un disturbo dello stomaco: può avere conseguenze dirette sulla salute e sull’estetica dei denti.

Un’azione tempestiva, il giusto approccio terapeutico e la collaborazione tra dentista e gastroenterologo permettono di proteggere il sorriso e migliorare la qualità della vita.

 
 
ChatGPT Image 2 nov 2025, 13_33_32.png

Studio Odontoiatrico

Ferrantini Marraudino STP ARL

Via Flavio Stilicone 314

00175 Roma (RM)

tel 06/71584356

P.iva 07017021002

Gentile utente, ricorda che le informazioni che raccoglierai in questo sito hanno uno scopo puramente indicativo, e che non sostituiscono in nessun caso una visita o una diagnosi formulata dal medico. Le informazioni disponibili su questo sito non devono e non possono essere considerate come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o la sospensione di un farmaco senza che prima venga consultato un medico o uno specialista. L’utilizzo di tali informazioni è sotto la responsabilità, il controllo e la discrezione unica dell’utente.

bottom of page